Valerio Scanu: “Non rifarei Amici 11, non sono stato tutelato”
Dopo Belen, anche Valerio Scanu molto probabilmente non parteciperà alla trasmissione Amici 12.
Il cantante sardo non ha criticato la sua prima esperienza ad Amici, nel lontano 2008, ma bensì la recente partecipazione ad Amici 11. Parla, in maniera positiva, del rapporto con i fan che è molto confidenziale. Scanu adora incontrare i suoi fans e adesso ha imparato ad essere meno timido.
Prosegue parlando in maniera positiva di Sanremo, che rifarebbe immediatamente, mentre in Amici 11 non è stato per nulla tutelato, è rimasto molto deluso ed ha affermato che per lui non c’è stato nemmeno un occhio di riguardo.
Valerio ha anche risposto a tono, con la schiettezza che lo contraddistingue, a Selvaggia Lucarelli, mai stata tenera nei suoi confronti: “Questa signora, in merito alla mia presenza e a quella di Katia Ricciarelli alla sagra della polenta, vicino Ascoli Piceno, ha scritto che sono segnali definitivi di crisi irreversibile. Sinceramente non mi vergogno di andare a cantare in una sagra così importante dove, chi organizza, lo fa con tanta fatica e passione. La Lucarelli, che pare abbiano avuto ospite d’onore nelle varie sagre della salsiccia, così dicendo ha denigrato il lavoro di tutte queste persone. Della Lucarelli sono a conoscenza di qualche performance trash in televisione e che ha avuto un figlio da Laerte Pappalardo“.
Non possiamo far altro che un grande “in bocca al lupo” a Valerio, augurandogli il meglio, sicuramente ad un talento simile non serve partecipare ai talent-show per essere apprezzato e amato.
Articolo veritiero, ad “Amici 11” si è veramente esagerato nell’offensiva anti-Scanu, lo dico pur non essendo propriamente una “fan”.
meno male che anche chi non è fan avendo visto, ha il coraggio di sciverlo.
Ad Amici la De Filippi si è preoccupata di difendere Belen dai fischi dei fans cafoni della Marrone ma, non si è minimamente occupata o preoccupata di tutelare Valerio in quel covo di serpenti velenosi, forse perchè facevano comunque il “suo” gioco.